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Degenerazione marginale di Terrien

25 Febbraio 2019

Essa è una patologia caratterizzata da un’assottigliamento della periferia della cornea non comune idiopatico di natura non infiammatoria. Il 75% circa dei pazienti affetti e di sesso maschile è la condizione solitamente bilaterale sebbene il coinvolgimento possa essere asimmetrico. Si presenta di solito dopo la 4ª decade con lesioni corneali periferiche inizialmente asintomatica. Per quanto riguarda i segni in ordine di comparsa sono dati da: opacità stromali puntate giallo bianche e fini spesso associata ad una lieve vascolarizzazione superficiale. Si diffondono su tutta la circonferenza e sono separate da limbus da una zona trasparente. All’esame superficiale possono ricordare l’Arcus Senilis questa fase è di norma sintomatica e la progressione estremamente lenta. Il progressivo assottigliamento della circonferenza risulta in un solco periferico la cui pendenza esterna degrada dolcemente mente la parte centrale sale bruscamente, il fondo si vascolarizza ma l’epitelio rimane integro. La vista si riduce gradualmente causando un aumento dell’astigmatismo cornale. Alcuni pazienti sviluppano episodi di dolore e infiammazione disabilitanti. Nei casi di lunga durata si può presentare uno pseudo Terigio in posizione diverse meridiane da ore 3 a ore 9. Il trattamento di un astigmatismo significativo si avvale principalmente dell’uso di lenti a contatto gas permeabili nonostante sia possibile eseguire un intervento chirurgico mirato all’escissioni della zona crescente del solco. I risultati per questo intervento non sono ideali e la lente a contatto è assolutamente necessaria per ottenere una migliore acuità visiva.
Lo studio Rapisarda Oculisti da sempre si occupa di problemi come la Degenerazione marginale di Terrien usando terapie che ci permette di risolvere il problema nella maggior parte dei casi.


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20 Febbraio 2019

L’acne rosacea è una condizione comune cronica progressiva a eziologia (causa) sconosciuta che coinvolge la cute del volto e gli occhi. La gravità del coinvolgimento oculare varia da una lieve teleangectasia delle palpebre alla perforazione corneale. Le sensazioni del coinvolgimento oculare non è correlata alla gravità del quadro cutaneo che spesso è più asintomatico di quanto i segni clinici possono suggerire. La diagnosi di Rosacea può pertanto non essere evidente se non si esamina il volto del paziente con sintomi oculari aspecifici. Si presenta con una irritazione aspecifica, bruciore, lacrimazione e arrossamento. Il coinvolgimento delle palpebre che comprende la teleangectasia sia del margine palpebrale, la blefarite posteriore non trattabile e le cisti del Meibomio ricorrenti (argomenti già trattati in precedenza). Il trattamento è dato dall’utilizzo di fluorometolone per brevi periodi, acido fusidico in pomata 2 volta al giorno, lubrificanti per il controllo delle disfunzioni del film lacrimale. Da un punto di vista sistemico si utilizzo in antibiotici anche per 6 settimane come l’ossitetraciclina e la doxiciclina.

Lo studio Rapisarda Oculisti da sempre si occupa dei problemi dell’acne rosacea e ti aspetta per eventuali visite per capire come curare al meglio tale patologia.


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8 Febbraio 2019

Essa è un infezione del sacco lacrimale e generalmente secondaria all’ostruzione del dotto naso lacrimale. Tale infezione può essere acuta o cronica e il microrganismo più frequentemente coinvolto è lo stafilococco (Le infezioni da stafilococco aureo possono essere trasmesse mediante contatto fisico, in genere attraverso mani contaminate.). Nella Dacriocistiti acuta la presentazione viene con l’insorgenza subacuta di dolore, arrossamento e gonfiore in corrispondenza del canto interno ed epifora. Per quanto riguarda i segni si ha un rigonfiamento molto soffice arrossato, teso a livello del canto interno che nei casi più gravi può essere associato a cellulite presentale. Il trattamento iniziale per tale infezione prevede l’applicazione di impacchi caldi e la somministrazione di antibiotici per via orale. Tal volta l’infezione può estendersi aldilà del sacco lacrimale e determinare un ascesso dei tessuti molli extra lacrimali. Se la raccolta di pus e l’ascesso minaccino di drenare spontaneamente andrebbero presi in considerazione l’incisione e il drenaggio. Questo intervento comunque comporta il rischio che si sviluppi una fistola lacrimale che può servire da passaggio per le lacrime dal lume del sacco lacrimale fino alla superficie cutanea. La Dacriocistectomia è di solito necessaria una volta che l’infezione acuta è stata controllata e non andrebbe ritardata a causa del rischio di infezioni ricorrenti. La Dacriocistiti cronica si presenta invece con epifora(lacrimazione) che può essere associata ad una congiuntivite monolaterale cronica o ricorrente. Per quanto riguarda i segni si ha un rigonfiamento non doloroso al canto interno determinato da un mucocele anche se la compressione del sacco comunemente determina lo stesso il reflusso di materiale mucopurulento all’interno dei canalicoli. Un rigonfiamento evidente può non essere presente. Il trattamento consiste nella Dacriocistectomia in precedenza descritta.
Lo studio Rapisarda Oculisti da sempre si occupa dei problemi delle vie lacrimali e delle patologie che colpiscono le vie lacrimali dell’occhio.


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5 Febbraio 2019

Il melanoma della palpebra è una patologia che si sviluppa raramente ma è solitamente letale sebbene la pigmentazione sia un segno caratteristico dei melanomi cutanei la metà di melanomi della palpebra risulta clinicamente non pigmentata e questo può giustificare le difficoltà diagnostiche. Si divide in: “Melanoma superficiale infiltrante” che caratterizzato da una placca dal profilo irregolare e pigmentazione variabile; in “Melanoma nodulare” che è caratterizzato da un nodulo nero-blu circondato da cute normale; “Melanoma che insorge nella Lentigo Maligna”. Esso è una macchia pigmentato a lenta espansione che tipicamente colpisce gli Anziani definita anche lentiggini di Hutchinson, occasionalmente è associato al successivo sviluppo di melanoma. Il trattamento prevede le scissione chirurgica e finalizzata a rimuovere l’intero tumore ma allo stesso tempo a preservare più tessuto possibile. La tecnica della ricostruzione dipende dall’estensione della funzione della resezione orizzontale a tutto spessore. E’ importante rocpstruire sia la lamella anteriore sia quella posteriore. Se una delle Lamelle viene sacrificata durante le scissioni del tumore deve essere costruita con tessuto simile. La tecnica dipende dalle dimensioni del difetto della densità delle palpebre. Noi dello studio “Rapisarda Oculisti” da sempre ci occupiamo di diagnosticare con assoluta certezza la presenza o meno di tumori che possono coinvolgere sia l’occhio al suo interno che tutti i tessuti annessi all’occhio e una volta diagnosticato utilizzare la migliore tecnica chirurgica per poter risolvere il problema.


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