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Anno: 2019

20 Febbraio 2019

L’acne rosacea è una condizione comune cronica progressiva a eziologia (causa) sconosciuta che coinvolge la cute del volto e gli occhi. La gravità del coinvolgimento oculare varia da una lieve teleangectasia delle palpebre alla perforazione corneale. Le sensazioni del coinvolgimento oculare non è correlata alla gravità del quadro cutaneo che spesso è più asintomatico di quanto i segni clinici possono suggerire. La diagnosi di Rosacea può pertanto non essere evidente se non si esamina il volto del paziente con sintomi oculari aspecifici. Si presenta con una irritazione aspecifica, bruciore, lacrimazione e arrossamento. Il coinvolgimento delle palpebre che comprende la teleangectasia sia del margine palpebrale, la blefarite posteriore non trattabile e le cisti del Meibomio ricorrenti (argomenti già trattati in precedenza). Il trattamento è dato dall’utilizzo di fluorometolone per brevi periodi, acido fusidico in pomata 2 volta al giorno, lubrificanti per il controllo delle disfunzioni del film lacrimale. Da un punto di vista sistemico si utilizzo in antibiotici anche per 6 settimane come l’ossitetraciclina e la doxiciclina.

Lo studio Rapisarda Oculisti da sempre si occupa dei problemi dell’acne rosacea e ti aspetta per eventuali visite per capire come curare al meglio tale patologia.


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8 Febbraio 2019

Essa è un infezione del sacco lacrimale e generalmente secondaria all’ostruzione del dotto naso lacrimale. Tale infezione può essere acuta o cronica e il microrganismo più frequentemente coinvolto è lo stafilococco (Le infezioni da stafilococco aureo possono essere trasmesse mediante contatto fisico, in genere attraverso mani contaminate.). Nella Dacriocistiti acuta la presentazione viene con l’insorgenza subacuta di dolore, arrossamento e gonfiore in corrispondenza del canto interno ed epifora. Per quanto riguarda i segni si ha un rigonfiamento molto soffice arrossato, teso a livello del canto interno che nei casi più gravi può essere associato a cellulite presentale. Il trattamento iniziale per tale infezione prevede l’applicazione di impacchi caldi e la somministrazione di antibiotici per via orale. Tal volta l’infezione può estendersi aldilà del sacco lacrimale e determinare un ascesso dei tessuti molli extra lacrimali. Se la raccolta di pus e l’ascesso minaccino di drenare spontaneamente andrebbero presi in considerazione l’incisione e il drenaggio. Questo intervento comunque comporta il rischio che si sviluppi una fistola lacrimale che può servire da passaggio per le lacrime dal lume del sacco lacrimale fino alla superficie cutanea. La Dacriocistectomia è di solito necessaria una volta che l’infezione acuta è stata controllata e non andrebbe ritardata a causa del rischio di infezioni ricorrenti. La Dacriocistiti cronica si presenta invece con epifora(lacrimazione) che può essere associata ad una congiuntivite monolaterale cronica o ricorrente. Per quanto riguarda i segni si ha un rigonfiamento non doloroso al canto interno determinato da un mucocele anche se la compressione del sacco comunemente determina lo stesso il reflusso di materiale mucopurulento all’interno dei canalicoli. Un rigonfiamento evidente può non essere presente. Il trattamento consiste nella Dacriocistectomia in precedenza descritta.
Lo studio Rapisarda Oculisti da sempre si occupa dei problemi delle vie lacrimali e delle patologie che colpiscono le vie lacrimali dell’occhio.


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5 Febbraio 2019

Il melanoma della palpebra è una patologia che si sviluppa raramente ma è solitamente letale sebbene la pigmentazione sia un segno caratteristico dei melanomi cutanei la metà di melanomi della palpebra risulta clinicamente non pigmentata e questo può giustificare le difficoltà diagnostiche. Si divide in: “Melanoma superficiale infiltrante” che caratterizzato da una placca dal profilo irregolare e pigmentazione variabile; in “Melanoma nodulare” che è caratterizzato da un nodulo nero-blu circondato da cute normale; “Melanoma che insorge nella Lentigo Maligna”. Esso è una macchia pigmentato a lenta espansione che tipicamente colpisce gli Anziani definita anche lentiggini di Hutchinson, occasionalmente è associato al successivo sviluppo di melanoma. Il trattamento prevede le scissione chirurgica e finalizzata a rimuovere l’intero tumore ma allo stesso tempo a preservare più tessuto possibile. La tecnica della ricostruzione dipende dall’estensione della funzione della resezione orizzontale a tutto spessore. E’ importante rocpstruire sia la lamella anteriore sia quella posteriore. Se una delle Lamelle viene sacrificata durante le scissioni del tumore deve essere costruita con tessuto simile. La tecnica dipende dalle dimensioni del difetto della densità delle palpebre. Noi dello studio “Rapisarda Oculisti” da sempre ci occupiamo di diagnosticare con assoluta certezza la presenza o meno di tumori che possono coinvolgere sia l’occhio al suo interno che tutti i tessuti annessi all’occhio e una volta diagnosticato utilizzare la migliore tecnica chirurgica per poter risolvere il problema.


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31 Gennaio 2019

La patogenesi della blefarite non è chiara sebbene sia l’infezione stafilococcica sia la seborroica svolgono un ruolo importante.  La blefarite come sintomi include bruciore,  sensazione di sabbia negli occhi, lieve fotofobia, e crostificazione e rossore del margine palpebrale. Questa sintomatologia  generalmente è peggiore al mattino e sono caratterizzati da periodo di remissione ed esacerbazione sorprendentemente spesso non vi è relazione tra la gravità dei sintomi e l’estensione del coinvolgimento clinico. La Blefarite si divide in “Blefarite da stafilococchi” che è caratterizzata da Iperemia (L’aumento della quantità di sangue nei vasi di un organo del corpo; congestione) e Telangiectasia (dilatazione di piccoli vasi sanguigni) al livello del margine anteriore della palpebra con dure scaglie localizzate principalmente a torno alla base delle ciglia. La “Blefarite seborroica” invece è caratterizzata da iperemia da un margine anteriore delle palpebre oleoso, con ciglia appiccicate tra loro.  Le scaglie sono morbide localizzate dunque sul margine palpebrale e tra le ciglia e infine c’è la “Blefarite anteriori cronica gravi” in particolare quelle stafilococcica possono determinare un’ipertrofia o cicatrizzazione del margine palpebrale,  Madarosi (Caduta delle ciglia), Trichiasi (deviazione patologica delle ciglia all’interno, in direzione del globo oculare) o Poliosi (caratterizzata dalla presenza di una ciocca di capelli bianchi, accompagna alcune anomalie congenite della pigmentazione). Il trattamento per tali patologie è fastidioso e i  pazienti devono essere avvisati che nonostante la mancanza di cura definitiva è normalmente possibile tenere sotto controllo la sintomatologia. Nei casi di vecchia data sono necessarie molte settimana di trattamento intensivo per ottenere un miglioramento. Il trattamento prevede l’igiene palpebrale attraverso l’utilizzo di alcuni shampi,  pomate antibiotiche, antinfiammatori di superficie e sostituti lacrimali. Noi dello studio Rapisarda da sempre cI occupiamo di questa patologia e siamo in grado di risolvere la maggior parte delle volte questa malattia in poche settimane di trattamento.


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